Onda nera nel Po raggiunge il mantovano
Le migliaia di tonnellate di idrocarburi fuoriuscite nel Lambro e confluite nel Po sono arrivate oggi nel mantovano, sostiene Ferruccio Melloni, dirigente della Protezione Civile dell'Emilia Romagna.
"La marea nera ... ora minaccia l'acquedotto di Ferrara e l'ecosistema del delta del Po", si legge in una nota diffusa oggi dalla Protezione Civile nella quale è anche riportata la decisione di vietare l'utilizzo dell'acqua del Po per uso personale o commerciale, per le attività di pesca e irrigazione.
Gran parte dei 400.000 litri di idrocarburi, principalmente gasolio, continuano la loro corsa verso l'Adriatico mentre 1.650 tonnellate sono state recuperate grazie alle barriere artificiali predisposte nei comuni di Melegnano, San Zenone al Lambro, Salerano sul Lambro, Castiraga, Chignolo Po, Orio Litta, Calendasco, San Nazzaro, Roncarolo e Isola Serafini.
L'onda nera, lunga circa 50 chilometri e spessa 10-15 centimetri, impiega 12-13 ore per passare in un tratto di fiume.
Diverse riunioni interregionali sono in corso a Piacenza, centro decisionale per la vicenda, nel tentativo di trovare una soluzione strategica che possa contenere l'impatto ambientale, sociale ed economico. Alle riunioni partecipa anche Guido Bertolaso, capo della Protezione Civile.
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venerdì 26 febbraio 2010
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